La vitamina C
La vitamina C anche detta acido ascorbico, è un nutriente essenziale appartenente al gruppo delle vitamine idrosolubili( vitamine solubili in acqua e che devono essere assunte con l’alimentazione quotidianamente).
La vitamina C è necessaria perché svolge funzioni molto importanti per il nostro organismo. Queste funzioni sono ad esempio la biosintesi del collagene, la biosintesi degli acidi biliari, la biosintesi degli ormoni steroidei, l’assorbimento intestinale del ferro, la riduzione dell’efficienza dell’assorbimento del rame, la riduzione della tossicità di alcuni minerali…
Questa vitamina si trova principalmente negli alimenti di origine vegetale. Spiccano per l’apporto di acido ascorbico, gli agrumi, i frutti aciduli come l’ananas o il kiwi, i peperoni, le fragole, le ciliegie, alcuni ortaggi freschi come lattuga, radicchio e spinaci.
La vitamina C è ben tollerata dal nostro organismo se non assunta in dosi eccessive. Elevate dosi possono infatti causare disagio gastrointestinale, mal di testa, arrossamento della pelle e disturbi del sonno. Inoltre un eccesso di vitamina C, può causare acidità di stomaco fino a provocare la gastrite. La dose giusta da assumere va da i 60 mg ai 120 mg, eccetto casi particolari che ne richiedono 150-200 mg al giorno e a volte di più: fatica fisica o intellettuale, gravidanza, allattamento, malattie infettive, interventi chirurgici.
La sua carenza causa invece lo scorbuto, malattia che colpiva un tempo i marinai che si nutrivano solo ed esclusivamente di cibi conservati. Questa malattia è caratterizzata da spossatezza, emorragie gengivali, perdita dei denti, alito cattivo, caduta dei capelli e anche delle unghie. La pelle diventa secca e viene segnata da macchie giallastre, rosse o verdi. Le ginocchia si gonfiano, i muscoli si contraggono, le ossa si demineralizzano e diventano porose e la respirazione diventa faticosa. Questo morbo non esiste più al giorno d’oggi, ma nei grandi centri si riscontrano spesso numerosi problemi dovuti a errori alimentari, poiché l’organismo è incapace d’immagazzinare una riserva consistente di vitamina C.